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Alopecia Femminile
L’alopecia femminile è una patologia che si manifesta come un diradamento progressivo dei capelli che lascia intravedere il cuoio capelluto, proprio come negli uomini ma, nel caso delle donne, il problema coinvolge circa il 50% dei soggetti e si può presentare principalmente in 3 momenti nel corso della vita:
- Durante la pubertà
- Dopo la gravidanza
- Dopo la menopausa
L’alopecia femminile, si differenzia da quella maschile perché:
- ha un inizio più tardivo
- ha una progressione molto più lenta
- ha un diradamento meno evidente
- ha una diffusione più ampia
Nella donna l’alopecia infatti comincia dal vertice della testa, nella parte superiore, e si allarga a disco, evitando l’area anteriore del capo.
In entrambi i sessi l’area del cuoio capelluto più soggetta alla perdita di capelli è quella superiore ma, nelle donne il diradamento è di solito esteso a tutta la capigliatura. L’alopecia femminile è causata da un progressivo assottigliarsi del corpo del capello dovuto ad una eccessiva sensibilità del follicolo agli ormoni androgeni. Non solo, il diradamento è spesso accompagnato anche da:
- fragilità
- formicolio
- bruciore
- ipersensibilità
- dolore al cuoio capelluto.
Esiste una distinzione nell’alopecia androgenetica femminile in base alla localizzazione del diradamento:
- Christmas tree pattern: interessa soprattutto le giovani donne adolescenti. Il diradamento è più esteso nella parte centrale dell’attaccatura ed tende ad avere una forma triangolare che ricorda un albero, di qui il nome.
- Tipo Hamilton: si manifesta con una stempiatura ed un diradamento della regione della sommità del capo proprio come nei soggetti di sesso maschile. Questa tipologia, quando insorge in età giovane, si associa a disfunzioni di tipo ormonale. Questa è inoltre il tipo di alopecia femminile che si presenta più di frequente in postmenopausa.
- Tipo Ludwig: la caduta dei capelli interessa l’intera parte superiore del capo causando un allargamento molto pronunciato della riga centrale.
Grado di Calvizie Femminile
La scala di misurazione del grado di calvizie femminile è quella di Ludwig. Ludwig nel 1977 fece una distinzione dell’alopecia androgenetica femminile in tre specie basate sulla densità di capelli, classificando la gravità della patologia dal grado più lieve (grade I), al grado intermedio (grade II) a quello più intenso (grade III):
- Grade I: alopecia in fase iniziale e concentrata in piccole zone del cuoio capelluto
- Grade II: Diradamento pronunciato molto visibile ed antiestetico
- Grade III: Alopecia estesa a tutta la parte superiore della testa
Abbiamo parlato delle cause legate all’insorgere dell’alopecia negli uomini, considerando che sono i soggetti maggiormente colpiti da questa patologia. Nel caso delle donne, invece, le cause sono riconducibili a:
- Carenza di ferro: in molte donne si presenta questo fenomeno quando il ciclo mestruale è abbondante e quando non apportano sufficiente ferro all’organismo tramite l’alimentazione. La coincidenza di questi due casi porta ad una carenza cronica di ferro che può portare alla perdita dei capelli. E’ importante che i valori della ferritina siano superiori ai 30 ng/ml. Inoltre, anche la carenza di Vitamina D può portare al diradamento dei capelli. La vitamina D, infatti, è fondamentale per la funzionalità del follicolo del capello.
- Malattie della tiroide: il corretto funzionamento della tiroide tiene lontani non soltanto da numerose patologie ma anche dalla perdita incontrollata di capelli.
- Diete dimagranti: le diete ipocaloriche sono una delle cause scatenanti dell’alopecia androgenetica nell’adolescenza. L’apporto calorico deve essere di almeno 1500-2000 calorie giornaliere.
- Stress: è tra le cause più frequenti di defluvio in fase telogen, cioè la prematura perdita dei capelli nella loro ultima fase di vita. Studi clinici hanno dimostrato che generalmente la caduta si verifica 2-4 mesi dopo l’evento traumatico.
- Esposizione al sole: i raggi ultravioletti del sole, delle lampade abbronzanti sono una causa frequente della caduta dei capelli. Per questa ragione si consiglia sempre di proteggere i capelli ed il cuoio capelluto durante l’estate con prodotti specifici o anche solo con un cappello.
- Fumo: il vizio del fumo aggrava l’alopecia androgenetica poiché causa un effetto vasocostrittore che comporta una riduzione della circolazione del sangue nel follicolo pilifero, produzione di radicali liberi che provocano un danno ossidativo, effetto sugli ormoni con conseguente riduzione dei livelli di estrogeni. Uno studio recente ha dimostrato che l’aggravamento della calvizie è più frequente in soggetti che fumano 20 o più sigarette al giorno.
- Dermatite seborroica: la dermatite seborroica del cuoio capelluto provoca un’infiammazione del cuoio capelluto, aumentando la caduta dei capelli. Si è visto che, nei soggetti affetti da dermatite seborroica, con il ripresentarsi della patologia si riacutizza anche il diradamento dei capelli.
- Farmaci: l’assunzione di alcuni farmaci può indurre un’eccessiva caduta dei capelli e, in un soggetto predisposto, aggravare l’alopecia androgenetica. Generalmente a causare questi fenomeni possono essere gli integratori che contengono la vitamina A, i farmaci per curare la depressione o quelli per ridurre il colesterolo.
Nella donna, la precocità della diagnosi è fondamentale per arrestare il processo di degenerazione dei follicoli, consentendo ai capelli di riacquistare l’originale splendore prima che il problema diventi più grave e irreversibile. Così come nel caso dell’alopecia maschile, anche per quella femminile, l’esame più importante ai fini di una diagnosi accurata è il tricogramma, associato all’anamnesi familiare, cioè individuazione in famiglia di casi di alopecia, e alla valutazione del quadro clinico.
Il medico dovrà inoltre essere informato dell’eventuale assunzione di pillole anticoncezionali o cortisonici, l’eventuale utilizzo di steroidi anabolizzanti e verificare la regolarità del ciclo mestruale. Solo in questo modo sarà possibile intervenire farmacologicamente sull’equilibrio ormonale della donna, il cui sbalzo è tra le principali cause dell’alopecia femminile.
Questa patologia prevede una cura con i farmaci come l’Finasteride o Alfatradiol. Difficilmente si ricorre a cure drastiche come il trapianto di capelli anche perché, l’alopecia femminile è quasi sempre reversibile. La perdita o il diradamento dei capelli ricopre un periodo di tempo ridotto e, se curata nella maniera adeguata, consente il ripristino della chioma originaria in tempi brevi.